La saponetta, premiata dalle statistiche
Secondo le statistiche elaborate dall’agenzia americana Premium Beauty il sapone solido, tradizionale, viene scelto sempre di più dai consumatori.
Sembra essere ormai evidente che per idratare davvero la pelle serve uno strato che resti a contatto con la pelle e che non venga lavato via. Questo risultato è garantito dal sapone artigianale naturale.
Dunque un ritorno al passato che ha reso il sapone solido trendy e sempre più scelto al posto di quello liquido.
Tante le ragioni di questo ritorno al passato.
Il sapone solido si presenta in confezioni originali e forme insolite, dai pasticcini, ai ghiaccioli, agli animali, alla frutta e persino ai mattoncini della Lego.
«Uno dei motivi per cui la saponetta sta tornando di moda è che la gente preferisce qualcosa che rimandi al concetto di natura»,
spiega Mariacristina Martinengo, docente di comportamento del consumatore presso la Scuola di Management ed Economia dell’Università di Torino.
Bisogna inoltre considerare il potere evocativo del sapone artigianale naturale: ci riporta alla nostra infanzia e al passato di cui tutti più o meno inconsciamente abbiamo nostalgia.
Ma la saponetta piace anche perché è pratica e multifunzione.
Per esempio, è una comoda soluzione, quando si viaggia in aereo, per ridurre la quantità di cosmetici liquidi nel beauty case.

Beauty all began with a bar of soap – Dom Bridges
Il trend è indirizzato
anche dai fattori produttivi
La realizzazione di un prodotto solido come il sapone naturale è collegata per il 90% alle materie prime utilizzate. Se le materie prime sono di qualità allora i vantaggi sono equi per consumatore e produttore.
La produzione si baserà su prodotti di lunga durata rispetto alla controparte liquida, con minore impatto sul pianeta. Il consumatore riceverà un prodotto di qualità ed ecologico.
Riduzione della plastica e riduzione del consumo di acqua sia da parte dei consumatori che dei produttori.
Ethique, azienda neozelandese, afferma che il suo shampoo solido – che pesa 110 grammi – contiene tanto prodotto quanto tre bottiglie di plastica da 350 ml e consente di risparmiare 1,9 litri di acqua quando diluito a concentrazione industriale. Tonnellate di plastica e litri di acqua in meno rispetto alla controparte liquida.
Dubbi sull'igiene - facciamo chiarezza
“Come posso assicurarmi che i batteri sulle mie mani non si trasferiscano sul mio viso? “
Resta dunque da chiarire quale tipo di sapone sia più igienico. Proprio su quest’aspetto, gli esperti di marketing hanno costruito il successo del sapone liquido, sostenendo la sua maggiore protezione dai batteri dovuta al fatto che il liquido detergente non entra a contatto con le mani di tutti.
In realtà la differenza non è poi così netta. Per far uscire la giusta quantità di liquido, soprattutto i bambini, premono più volte l’erogatore con le mani sporche di residui grassi e dolci del cibo e che a volte sono state a contatto del naso e della bocca con tosse e raffreddore. La superficie dell’erogatore raccoglie lipidi, zuccheri, germi e virus, oltre a tanta polvere. Il tutto con la complicità dell’umidità diventa un ideale terreno di coltura per i germi.
Dunque meglio favorire il sapone naturale artigianale solido, utilizzandola nel modo giusto: lavaggio, lasciar scorrere l’acqua sulla saponetta e riporla asciutta in un contenitore che non crei acqua stagnante, che può favorire la crescita di microorganismi.
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